Architettura
Lo stile
gotico nasce verso la metà del XII secolo in Francia: partendo dal
modello romanico, gli architetti realizzano cattedrali tanto alte e
luminose da meravigliare i contemporanei. Questo nuovo stile si
estende rapidamente nell'ambito dell'architettura e si diffonde in
tutta Europa. In Italia il Gotico assume caratteristiche molto
particolari, differenziandosi notevolmente dallo stile d'Oltralpe. Il
termine “gotico” ossia “barbarico” ha origini rinascimentali,
in quel periodo veniva definita così tutta l'arte lontana
dall'armonia classica.
Le spesse
pareti della chiesa romanica hanno funzione portante, per creare
grandi finestre diviene quindi necessario elaborare un complesso di
sistema di spinte e controspinte, che va a modificare il sistema
costruttivo romanico. I calcoli degli architetti e le loro
sperimentazioni permettono la realizzazione di edifici monumentali,
la cui struttura portante, fondata sul principio dell'arco acuto,
è in grado di reggersi senza il sostegno delle pareti.
Le masse
i volumi compatti dell'architettura romanica sono sostituiti da uno
scheletro slanciato verso l'alto, in cui grazie alle grandi
finestre, il vuoto prevale sul pieno, dando un'idea di leggerezza
e una grande luminosità all'interno delle chiese.
Le
cattedrali sono arricchite da sculture, vetrate colorate e preziosi
oggetti di oreficeria. Una fitta decorazione riveste l'intera
cattedrale, i portali si ingrandiscono rispetto a quelli romanici e
si popolano di statue di santi e di profeti. Le figure umane, ma
anche gli animali e i vegetali delle decorazioni si fanno via via più
naturali. I colori che le rivestivano accentuavano la vivacità delle
decorazioni scultoree.
L'architettura
civile: palazzi e castelli
L'architettura
civile ebbe un notevole sviluppo in Italia nel periodo di diffusione
dello stile gotico, grazie alla costruzione di palazzi pubblici,
abitazioni e castelli signorili. L'edificazione di castelli proseguì
fino al XIV secolo, con funzione di residenza fortificata per la
difesa dei vari feudi.
ESERCIZIO:
La
pittura nel secondo medioevo
Duccio di
Buoninsegna, Maestà di Santa Maria Novella, 1285, tempera su tavola,
Firenze Galleria degli Uffizi
Gli
angeli sono disposti uno sopra l'altro e il colore prevale sugli
effetti di chiaroscuro: la sensazione di profondità è meno
evidente.
Cimabue,
Madonna in maestà, 1280-90, tempera su tavola, Firenze Galleria
degli Uffizi
la
parziale sovrapposizione degli angeli crea dei piani di profondità
che suggeriscono l'idea dello spazio. Il chiaroscuro suggerisce la
tridimensionalità delle pieghe degli abiti.
Giotto,
Madonna di Ognissanti, 1310, tempera su tavola, Firenze Galleria
degli Uffizi
La
disposizione degli angeli e il trono danno profondità alla scena. La
figura della Vergine è più realistica e i volumi sono ben
rappresentati dagli effetti di chiaroscuro.