Osservare:
Il
bambino rappresenta l'albero in modo schematico, senza
immaginare le possibili differenze nella forma e nel tronco, nella
forma e nel colore delle foglie, nelle dimensioni e proporzioni.
Crescendo,
però si impara ad osservare con maggiore attenzione e
curiosità il mondo che ci circonda, a distinguere e a classificare.
Ci
accorgiamo così, che ogni albero si sviluppa e cresce,
differenziandosi da altre specie: cambiano la forma della chioma e
del tronco, la struttura della ramificazione, il colore
delle foglie, le dimensioni.
Sperimentare
per superare lo stereotipo:
Ecco
alcuni suggerimenti per una corretta rappresentazione di un albero:
-
la
massa dei rami non può superare quella del tronco, perché, in
natura, un albero non è in grado di sostenere rami troppo grossi
rispetto alla struttura del tronco.
Un
sistema, quindi, è quello di misurare approssimativamente il
diametro dei rami che abbiamo disegnato e verificare che la loro
somma non sia maggiore del diametro del tronco. La stessa regola
vale vale anche per tutti i rami e rametti rispetto a quello da cui
hanno origine
-
più
i rami si allontanano dal tronco, più si assottigliano
progressivamente. Dunque, su un ramo grosso è possibile che spunti
un rametto molto sottile, mai il contrario
-
l'andamento
dei rami generalmente non è rettilineo, ma segue linee curve o
spezzate, a volte avvolgenti.
Chioma,
rami, cortecce, radici
Per
rappresentare un albero non basta individuarne la forma complessiva,
occorre osservare con attenzione tutte le parti che lo costituiscono.
La
chioma: a cono,
come il pino, l'abete o il cipresso; a cupola,
come la quercia o gli alberi da frutto; larga
e appiattita come il
pino marittimo…ecc.
Il
tronco e i rami che ne
costituiscono la struttura. Il tronco può essere slanciato ed esile
oppure robusto; da esso si separano i rami più grossi i quali a loro
volta si suddividono in ramificazioni secondarie e così via. I rami
hanno più o meno la
stessa forma e lo stesso sviluppo in
alberi della stessa specie, così, i rami dell'ulivo sono nodosi,
quelli del nocciolo contorti, quelli del salice lunghi e sottili e
così via…
la
corteccia: liscia o rugosa,
percorsa da venature verticali o a scaglie. In nessun caso ha una
sola gradazione di colore, ma è variegata da marroni chiari e scuri,
grigi, verdi.
Le
radici: è frequente vedere
affiorare la radici dal terreno, o addirittura dall'asfalto. Esse
sono tanto più grosse quanto più antiche e rivelano la robustezza
dell'albero, infisso in profondità.
la
massa dei rami non può superare quella del tronco, perché, in
natura, un albero non è in grado di sostenere rami troppo grossi
rispetto alla struttura del tronco.
Un
sistema, quindi, è quello di misurare approssimativamente il
diametro dei rami che abbiamo disegnato e verificare che la loro
somma non sia maggiore del diametro del tronco. La stessa regola
vale vale anche per tutti i rami e rametti rispetto a quello da cui
hanno origine
più
i rami si allontanano dal tronco, più si assottigliano
progressivamente. Dunque, su un ramo grosso è possibile che spunti
un rametto molto sottile, mai il contrario
l'andamento
dei rami generalmente non è rettilineo, ma segue linee curve o
spezzate, a volte avvolgenti.
Chioma,
rami, cortecce, radici
Per
rappresentare un albero non basta individuarne la forma complessiva,
occorre osservare con attenzione tutte le parti che lo costituiscono.
La
chioma: a cono,
come il pino, l'abete o il cipresso; a cupola,
come la quercia o gli alberi da frutto; larga
e appiattita come il
pino marittimo…ecc.
Il
tronco e i rami che ne
costituiscono la struttura. Il tronco può essere slanciato ed esile
oppure robusto; da esso si separano i rami più grossi i quali a loro
volta si suddividono in ramificazioni secondarie e così via. I rami
hanno più o meno la
stessa forma e lo stesso sviluppo in
alberi della stessa specie, così, i rami dell'ulivo sono nodosi,
quelli del nocciolo contorti, quelli del salice lunghi e sottili e
così via…
la
corteccia: liscia o rugosa,
percorsa da venature verticali o a scaglie. In nessun caso ha una
sola gradazione di colore, ma è variegata da marroni chiari e scuri,
grigi, verdi.
Le
radici: è frequente vedere
affiorare la radici dal terreno, o addirittura dall'asfalto. Esse
sono tanto più grosse quanto più antiche e rivelano la robustezza
dell'albero, infisso in profondità.
Osservazione
Disegnare un albero
-
Osserva con attenzione gli esempi proposti nelle foto di questo post, ma soprattutto osserva gli alberi nella realtà che ti circonda, seguendo le indicazioni che hai letto; sempre osservando le foto o la realtà prova a disegnare separatamente: la corteccia, il tronco e i rami, la chioma e solo in seguito l'albero completo, poi ricomincia da capo con albero di una specie diversa; ricorda di dare la giusta importanza: alla forma, alle proporzioni, alla linea, alla texture, al colore.
-
Esercizio sulla fotocopia di un albero:
-
evidenzia il contorno col rosso; ( come posso descrivere questa linea?)
-
evidenzia i vuoti col giallo; (la chioma non è totalmente compatta)
-
evidenzia le zone più scure della chioma col blu; (ombra e luce conferiscono diverse sfumature di colore)
-
taglia a metà la fotocopia e incollala su un foglio da disegno
-
disegna in modo simmetrico l'altra metà
-
colora la chioma con tre tipi di verde e il tronco con varietà di grigi e marroni
Gli alberi degli artisti
Rielaborazioni creative
Il
modo migliore per allontanarsi dagli stereotipi figurativi è quello
adottato dagli artisti: rielaborare in modo creativo il soggetto (in
questo caso l'albero) cercando di interpretarlo in modo personale;
puoi prendere spunto dagli esempi proposti, buon lavoro!