lunedì 26 febbraio 2018

Bernini e Canova: scultori a confronto

Gian Lorenzo Bernini e Antonio Canova, due artisti e due epoche: Barocco (1600) e Neoclassicismo (1800)


Gian Lorenzo Bernini, Apollo e Dafne 1622-24, Galleria Borghese Roma.
Antonio Canova, Amore e Psiche che si abbracciano, 1787-93 Museo del Louvre Parigi


L’arte del Seicento, in tutta Europa, ha queste caratteristiche: grandiosità, spettacolarità, capacità di penetrare nelle coscienze, deve saper sedurre e commuovere … insomma suscita emozioni e sentimenti. L’arte dello stile Barocco è quindi l’arte dei sentimenti e delle passioni, in pittura e scultura. In architettura il gusto seicentesco si manifesta attraverso la monumentalità delle costruzioni. Con il termine“Barocco” non si intende precisamente uno stile o una corrente artistica, quanto, più complessivamente, lo spirito stesso di un secolo, il Seicento. Il termine assume all'inizio un significato dispregiativo, come sinonimo di esagerato, di bizzarro.
Il movimento artistico del Neoclassicismo rifiuta categoricamente gli eccessi del Barocco, e guarda all'arte dell’antichità classica, specie a quella della Grecia, per imitarla. Attenzione: imitare e non copiare, in quanto copiare significa realizzare un’opera identica al modello originale, mentre imitare vuol dire ispirarsi ad un modello che si cerca di uguagliare. L’arte Neoclassica  si ispira all'antichità greca e romana di cui ammira la bellezza, l’armonia, l’equilibrio e la compostezza. Le opere presentano caratteri di razionalità, chiarezza e purezza delle forme.


Gian Lorenzo Bernini, Apollo e Dafne 1622-24, Galleria Borghese Roma.
Ovidio, nelle sue metamorfosi, ci racconta la storia di Apollo e Dafne. Apollo, vantandosi della sua abilità nel saper usare arco e frecce, viene punito da Cupido, che lo colpisce con un dardo, facendolo innamorare follemente della ninfa Dafne. Ella però lo respinge in tutti i modi. Per evitare che i due si uniscano, Penel, padre della fanciulla, la trasforma in un albero di alloro (pianta che sarà sacra per Apollo).



Bernini conferisce alle figure un movimento prima di allora sconosciuto alla tradizione scultorea. La gamba sinistra di Apollo è sollevata dal suolo colta nell’atto di correre,  mentre il corpo nudo di Dafne,  per sfuggire all’indesiderato abbraccio si inarca in avanti, in un ultimo anelito di libertà. La ninfa urla e si dispera, mentre Apollo la sta già ghermendo con la mano sinistra, e i suoi capelli e le sue mani iniziano a tramutarsi in rami di alloro. L’ abilità con cui Bernini riesce a descrivere il momento della metamorfosi è semplicemente spettacolare. Le dita di Dafne si stanno trasformando in foglie. Le gambe in radici. La pelle in tronco. Il contrasto tra morbidezza della pelle, e ruvidità della corteccia, è reso alla perfezione. Si tratta di una scena di grande drammaticità, che Bernini rende con sofisticata armonia. Il significato del gruppo scultoreo forse è simbolico: Apollo rincorre la giovinezza, e appena ce l’ha fra le mani, questa sfiorisce, muore.


Antonio Canova, Amore e Psiche che si abbracciano, 1787-93 Museo del Louvre Parigi.
La leggenda narra la storia di Amore e Psiche. Psiche era bellissima, la sua grazia e il suo splendore erano tali da attirare le invidie di Venere (Dea della bellezza) che, per vendicarsi, decise di chiedere aiuto a suo figlio Amore (Cupido). L’invidiosa dea chiese a suo figlio di colpire Psiche con una delle sue infallibili frecce e di farla innamorare dell’uomo più brutto della terra. Amore accettò ma, una volta arrivato di fronte alla fanciulla, rimase così incantato dalla sua bellezza da distrarsi al punto che una delle sue frecce lo colpì, facendolo innamorare perdutamente della splendida fanciulla.



Canova ha fermato nel marmo un attimo che rimane sospeso: la tensione dei due giovani corpi che non si stringono, ma si sfiorano appena con sottile erotismo. Amore contempla, ricambiato con la stessa dolce intensità, il volto della fanciulla amata, ognuno rapito nella bellezza dell’altro. E’ l’attimo che precede il bacio, un contatto che sta per avvenire e che l’atteggiamento dei corpi preannuncia, ma che di fatto non avverrà mai. Ecco la magia della scultura, e dell’arte in generale: fermare (o cogliere) l’attimo. Chi osserva l’opera solo frontalmente, in 2D, e questo è indubbiamente un difetto della visione in fotografia, coglie soltanto a metà l’intensità di questo abbraccio. Per godere appieno del lirismo di questo gruppo scultoreo bisognerebbe girarci attorno, e fare propri i contatti dei due corpi, risolti nello spazio (ecco anche l’importanza di andare a vedere le opere di persona). Vi è un avvolgimento a X delle due figure, poste su un piedistallo dotato di maniglie appunto per essere girato e per poter fare apprezzare al pubblico anche i particolari nascosti. I corpi dei due giovani sono levigati, il marmo dà l’impressione, se toccato, di essere liscissimo: questo perché Canova levigava con paglia le sue opere, e infine apponeva una delicata cera color rosa per rendere meglio la morbidezza e la levigatezza dell’incarnato.

OPERE A CONFRONTO

venerdì 23 febbraio 2018

Espressionismo in Germania "La nuova Oggettività"

Subito dopo la prima guerra mondiale, la Germania, sconfitta e distrutta, è alla ricerca di un sistema politico nuovo; dal 1919 al 1933 sempre in Germania, si assiste al tentativo di istituire una democrazia, periodo storicamente noto come Repubblica di Weimar finito con l’ascesa al potere di Adolf Hitler.
In questi anni l’espressionismo tedesco si intreccia con le dissacranti esperienze Dada, approdando a forme più realistiche note col nome di “Nuova Oggettività”.
L'arte non è più un mezzo per esprimere la salvezza, diventa piuttosto il luogo in cui l'angoscia, lo spaesamento, il vuoto di orizzonti e di obiettivi prende forma. In quei quattordici anni intensi e complessi che portano dal disastro della guerra al dramma della dittatura, un gruppo di artisti tedeschi tenta di interpretare la realtà con una pittura così oggettiva che incide come un bisturi, asettica fino all'imbarazzo in una descrizione grottesca e aggressiva.
Industrializzazione spinta, sviluppo tecnologico rapido, ascesa della borghesia post-bellica si scontrano con la disoccupazione dilagante, la corruzione della politica, la prostituzione, il mercato nero, l'estremismo, la corruzione. È evidente l’aperta polemica di questi artisti in una società in cui convivono il lusso più sfrenato e la miseria più nera, in cui il vizio e la corruzione hanno la meglio sui sentimenti di solidarietà verso i più deboli abbandonati e derisi.


George Grozs
Il pittore George Grozs attraverso dipinti, collage e fotomontaggi, si dedica alla satira politica e sociale; borghesi e prostitute mostrano una società corrotta e squallida. La sua azione critica diventa più feroce con l’avvento del nazismo tanto da essere costretto a fuggire in l’America.


Otto Dix
Otto Dix partecipa alla Nuova Oggettività elaborando una pittura desolata e distaccata. Il “Ritratto di Sylvia Von Arden” , giornalista tedesca che siede in un Cafè, diventa un’esplicita critica alla società tedesca: la giornalista è resa grottesca attraverso l’esasperazione dei suoi tratti distintivi come i denti digrignanti, il monocolo all’occhio, i capelli molto corti, le sigarette, le mani enormi e nervose, le calze mal arrotolate su una gamba, la posa instabile…


 Arte degenerata”
Dal 1933 Hitler vuole “epurare” tutti i settori della cultura bandendo tutti gli artisti che non vogliono assoggettarsi alle sue volontà ed eliminando dai musei tutte quelle opere che “offendono il più alto grado della morale del popolo tedesco”. Tantissime opere vengono vendute all’estero o addirittura bruciate pubblicamente.
Nel 1937 per volere di Hitler viene organizzata la mostra dell’Arte degenerata, una mostra di opere non allineate alla cultura ufficiale e ritenute “immorali”
Il regime nazista inserì artisti come Grozs e Dix, nella lista dei pittori “degenerati” , vennero perseguitati e costretti a fuggire in altri Paesi, molte delle loro opere andarono distrutte, vendute o disperse.

 

lunedì 19 febbraio 2018

Texture

La texture

Il termine texture indica la qualità di una superficie, non solo dal punto di vista tattile, ma anche visivo. Toccando un oggetto possiamo percepire se è liscio o ruvido, con lo sguardo, invece, ne osserviamo il colore, la decorazione gli effetti di luce e ombra; l’integrazione delle due modalità (tattile e visiva) ci consente una più completa conoscenza dell’oggetto.

Visivamente la texture è un insieme di punti, linee, colori, forme e materiali combinati in modi diversi, fino ad assumere un aspetto omogeneo e unitario.
La texture può avere un’origine naturale o artificiale ed è caratterizzata da un andamento.
La texture può comunicare sensazioni e suscitare emozioni, può produrre dinamismo o staticità. È in funzione della texture che possiamo percepire sensazioni tattili.




















































La natura offre molti esempi di texture: la corteccia degli alberi, la buccia della frutta, il guscio delle conchiglie, le nervature delle foglie, la superficie delle rocce… L’uomo produce artificialmente innumerevoli tipi di texture: l’ordito di un pneumatico, gli intonaci dell’edilizia, la trama di un tessuto…
Nell’arte i diversi usi visivi e tattili possono comunicare sensazioni ed emozioni diverse, inoltre possono trasmettere l’idea della staticità attraverso superfici lisce o del dinamismo con superfici più increspate.










 ➧➧➧➧DALLA TEXTURE ALLO SCARABOCCHIO ARTISTICO
ADESSO TOCCA A TE
CREA TEXTURE CON IL FROTTAGE
Realizza texture su fogli di carta leggera con la tecnica del frottage. Ritagliale creando dei quadrati o rettangoli e incollale su un foglio scrivendo sotto ciascuna da quale oggetto o superficie l’hai ottenuta.

CREA IL TUO CAMPIONARIO DI TEXTURE
ripeti le proposte di lavoro con i pennarelli e coi pastelli colorati accostando segni uguali o diversi con colori vari, li puoi fare accostati, sovrapposti, fitti o rarefatti, cercando di ottenere superfici che ricordino superfici naturali o artificiali come le seguenti:
  1. prato
  2. cespuglio
  3. corteccia
  4. chiome di alberi
  5. muri di pietra
  6. muri di mattoni
  7. tetti con tegole
  8. strade con sassolini
  9. acqua che scorre tumultuosa
  10. mare calmo
  11. cielo a pecorelle
  12. fumo
  13. fuoco
  14. tavola di legno