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sabato 9 maggio 2015

PICASSO "Les demoiselles d'Avignon"

Il dipinto di Pablo Picasso "Les demoiselles d'Avignon" propone un nuovo modo di guardare la realtà che segnerà tutto il '900.
I corpi nudi di donna non sono più modello di bellezza ma segnano il definitivo passaggio dalla raffigurazione naturalistica alla deformazione espressiva.



Pablo Picasso, Les demoiselles d'Avignon, 1907. New Jork, Museum of Modern Art




Quest'opera è considerata la prima opera cubista. Picasso vi introduce le nuove idee, come la bidimensionalità delle singole parti e la molteplicità dei punti di vista.
Nella parte destra della tela sostituisce i volti delle donne con maschere africane. Le sculture africane erano molto vicine alle ricerche di Picasso: volumi essenziali, modellati secondo precisi piani geometrici.









L'opera viene preceduta da numerosi disegni preparatori.
Curiosamente, accanto all'arte primitiva, Picasso utilizza anche modelli iconografici classici e rinascimentali, la figura centrale, ad esempio, riprende la posa della" Venere di Milo", con la gamba protesa in avanti e le spalle inclinate, mentre la donna a destra è ispirata allo "Schiavo morente" di Michelangelo



Picasso affermava: " A me l'arte piace tutta e io metto nei miei quadri tutto ciò che mi piace"
Perciò  non ci dobbiamo stupire se nelle sue opere troviamo numerosi riferimenti ad altre opere d'arte.
Nella presente opera tutto è assemblato secondo uno stile già cubista: c'è la rappresentazione delle cose come sono e non come appaiono, la fusione di più vedute da diversi punti di vista, la geometrizzazione delle figure, non c'è più la distinzione tra figura e sfondo e il conseguente annullamento della profondità prospettica.

E ora un'altra citazione, sempre di Picasso: "Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, prendi l'occasione per comprendere"


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