Lo stereotipo
Alla ricerca della prospettiva
La prospettiva
Nel Rinascimento, gli artisti studiarono ed applicarono un sistema di regole per rendere le loro opere più aderenti alla realtà.
Sentivano infatti l'esigenza di ri riprodurre in modo credibile la profondità di un ambiente, il volume degli oggetti e di rapportare fra loro le varie figure, rispettandone le giuste proporzioni.
Questo metodo chiamato prospettiva lineare, imita la percezione visiva che noi abbiamo della realtà e consente di raffigurare lo spazio tridimensionale su una superficie piana, suggerendo l'illusione della profondità.
E' il punto di vista dell'osservatore a determinare il tipo di rappresentazione prospettica, nella prospettiva centrale l'oggetto è posto frontalmente all'osservatore, mentre nella prospettiva accidentale lo si guarda da una posizione angolare.
Il punto di vista dell'osservatore
La percezione di uno spazio varia a seconda dell'altezza e della posizione dell'osservatore. Se il punto di vista è basso e quindi la linea d'orizzonte scende nel foglio, si vedrà una porzione maggiore di cielo rispetto al terreno. Le due parti risultano equilibrate con la L.O. a metà altezza, mentre osservando dall'alto la porzione di terreno sarà maggiore rispetto al cielo.
Inoltre, spostandosi a destra o a sinistra, rispetto al centro dello spazio, la visione non è più bilanciata e simmetrica, ma appare maggiormente angolata.
Nella riproduzione di un'immagine, la scelta del punto di vista è molto importante perchè permette di dare maggior risalto ad alcuni elementi della scena rispetto ad altri.
Disegnare in prospettiva
Riprodurre gli oggetti nello spazio
Disegna alcuni solidi in prospettiva centrale collocandoli in diverse posizioni rispetto al punto di vista.
- traccia la linea d'orizzonte e il P.F. poi disegna la faccia anteriore di ognuno
- per disegnare le altre facce traccia da ogni angolo dei solidi una linea obliqua diretta al P.F.
- completa le figure disegnando lo spigolo che delimita le facce che vedi in prospettiva, queste appariranno tutte deformate perchè seguono la direzione dello sguardo e creano l'effetto tridimensionale dell'oggetto
- ricorda che le linee verticali e le linee orizzontali (delle facce anteriori) rimangono parallele fra loro
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