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giovedì 12 novembre 2015

POSTIMPRESSIONISMO (parte prima)

Il Puntinismo
Caratteri stilistici:
  • Abbandono dell’osservazione dal vero
  • Applicazione rigorosa delle regole scientifiche sull’ottica e sulla percezione
  • Accostamento di colori puri
  • Utilizzo del colore steso a tratti e a piccoli punti
  • Semplificazione delle forme

Il Puntinismo o Poitillisme, nacque in Francia ed ebbe origine dall’esperienza impressionista. Consiste nell’applicazione rigorosa delle leggi fisiche sulla scomposizione della luce e del colore. Poiché tutte le gradazioni cromatiche derivano dalle infinite combinazioni fra i colori dell’iride, le tinte venivano collocate pure sulla tela, sotto forma di punti o di piccoli tratti, ciascuno corrispondente ad una singola componente della luce. L’occhio, a distanza, sintetizza gli stimoli visivi ricevuti dai singoli punti colorati, ricomponendo la forma nell’assemblaggio delle diverse tinte in un insieme che risulta vibrante e di grande luminosità.


Paul Signac
La boa rossa, olio su tela, Parigi, Musèe d’Orsay

Signac dipinge spesso porti e litorali marini. In questo dipinto i riflessi delle case arancioni invadono l’azzurro dell’acqua che occupa una gran parte della superficie pittorica. Per i valori cromatici scuri e per il contrasto dei colori complementari, la boa di colore rosso-arancio in primo piano, attira l’attenzione, risaltando nettamente sull’azzurro chiaro dell’acqua del porto.Il Neoimpressionismo, un impressionismo di tipo scientifico, non rende più la spontaneità della prima impressione: Signac quindi non lavora dal vero, ma nel suo studio, sulla base di schizzi e bozzetti realizzati sul posto.




Georges Seurat
Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte, (207x308) Chicago, Art Institute
L’opera ritrae il passeggio domenicale all’isola della Senna chiamata Grande Jatte. Vi sono rappresentate una cinquantina di figure. Le figure sono prevalentemente disposte di spalle o di profilo e collocate a coppie di due o tre, da sole, sedute ad angolo retto, distese orizzontalmente o rigorosamente verticali come colonne, determinando fra loro una relazione geometrica ortogonale. Seurat realizzò il dipinto con tecnica tradizionale, in seguito lo riprese e coprì lo strato originario dei colori con una minuta trama di piccole pennellate e di puntini. Le figure appaiono come manichini inseriti in uno scenario teatrale, in una disposizione sacrale che ricorda le figure egiziane.

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