La dissacrazione dei valori e dell'arte
Il movimento DADA nacque a Zurigo nel 1916 tra gli intellettuali rifugiatisi in Svizzera (Paese neutrale) durante la prima guerra mondiale. A questo primo gruppo guidato da Tristan Tzara, poeta e autore dei primi manifesti dadaisti, si unirono altri gruppi dalla Germania, New York e Parigi.
I dadaisti accomunati dal disgusto per la guerra e dalla convinzione della falsità dei valori e dei modelli tradizionali, realizzarono OPERE BASATE SUL NONSENSO che avevano la finalità principale di DISSACRARE L'ARTE DEL PASSATO E SCANDALIZZARE il pubblico.
A questo scopo DUCHAMP disegnò baffi e pizzetto su una riproduzione della Gioconda, l'opera più nota e celebrata della storia dell'arte.
I dadaisti proposero quindi un' ANTI-ARTE, scopo dell'arte non era più la rappresentazione ma la PROVOCAZIONE.
Il Dadaismo, sorto contro l'assurdità della guerra, fa tabula rasa dell'arte del passato rifiutando e distruggendo i tradizionali linguaggi artistici, ricostruendo l'arte e la figura dell'artista su nuovi presupposti: andando oltre la distruzione e la ribellione trasformando e liberando l'arte stessa.
I Dadaisti e i Surrealisti sono stati nel mondo dell'arte dei veri innovatori, segnando un taglio netto con tutta l'arte del passato; sono stati loro che hanno creato accostamenti inaspettati, inventato l'automatismo, il ready made, il fotomontaggio, il biomorfismo, la metamorfosi e dipinto paesaggi onirici e del desiderio.
Il Dadaismo, sorto contro l'assurdità della guerra, fa tabula rasa dell'arte del passato rifiutando e distruggendo i tradizionali linguaggi artistici, ricostruendo l'arte e la figura dell'artista su nuovi presupposti: andando oltre la distruzione e la ribellione trasformando e liberando l'arte stessa.
I Dadaisti e i Surrealisti sono stati nel mondo dell'arte dei veri innovatori, segnando un taglio netto con tutta l'arte del passato; sono stati loro che hanno creato accostamenti inaspettati, inventato l'automatismo, il ready made, il fotomontaggio, il biomorfismo, la metamorfosi e dipinto paesaggi onirici e del desiderio.
l'arte, opera del caso
Il nome DADA fu scelto per caso, con intento provocatorio, in quanto suono privo di un preciso significato.
Nel Manifesto Dada viene evidenziato che il termine "Dada non significa nulla".
L'artista facendosi guidare dal caso sceglieva degli oggetti senza considerarne l'aspetto estetico e li trasformava in opera d'arte. portando all'estremo questa idea, Duchamp arrivò ad esporre un orinatoio intitolandolo "FONTANA"
Nel Manifesto Dada viene evidenziato che il termine "Dada non significa nulla".
L'artista facendosi guidare dal caso sceglieva degli oggetti senza considerarne l'aspetto estetico e li trasformava in opera d'arte. portando all'estremo questa idea, Duchamp arrivò ad esporre un orinatoio intitolandolo "FONTANA"
Inaugurò così un nuovo genere artistico: il READY-MADE (pronto per l'uso), ossia un oggetto comune tolto dal proprio contesto abituale e trasformato per la sola volontà dell'artista in opera d'arte.
I dadaisti sostituirono le tecniche della pittura e della scultura, oltre che col ready made, con l'assemblaggio polimaterico, la fotografia, il collage e il foto-collage che consentivano di creare immagini unendo forme e soggetti in modo libero, casuale, assurdo.
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