Tra
l'XI e il XII secolo fu costruita una moltitudine di chiese che
trasformò radicalmente il panorama dell'Europa medievale.
Nelle
campagne furono costruite le pievi, piccole
chiese di campagna per il culto delle comunità locali, e i monasteri
che, insieme ai castelli, svolgevano un ruolo importantissimo nel
sistema feudale.
Nei
centri urbani furono edificate imponenti cattedrali,
spesso affiancate da campanili e battisteri.
La loro
costruzione era spesso finanziata dalle comunità cittadine
orgogliose delle proprie cattedrali.
Lungo le
vie di pellegrinaggio furono erette le abbazie annesse
ai monasteri.
Un
linguaggio europeo
Pievi,
abbazie, cattedrali, nonostante le diverse funzioni, hanno tratti
stilistici ricorrenti, in tutto l'Occidente. Il linguaggio
artistico romanico nacque da elementi culturali comuni a
diversi Paesi Europei. Infatti le maestranze (architetti, muratori,
carpentieri, operai) si spostavano da un cantiere all'altro, lungo le
vie dei pellegrinaggi, diffondendo le innovazioni tecniche e
stilistiche.
L'architettura
romanica perciò è ben riconoscibile, nonostante le infinite
varianti regionali , determinate da differenti tradizioni locali e
dalle diverse influenze culturali (bizantine, arabe, normanne…)
Il
recupero delle tecniche costruttive romane
Gli
architetti recuperarono il sistema ad archi e volte degli
antichi romani.
Le
coperture in legno erano più semplici da costruire, ma erano
maggiormente soggette agli incendi, furono così sostitute dagli
architetti con grandi volte in muratura, decisamente più resistenti
al fuoco, ma anche più pesanti; perciò si rese necessario collocare
possenti pilastri al posto delle colonne e irrobustire i muri
perimetrali, che diedero agli edifici un aspetto massiccio e
possente.
Gli
architetti non si limitarono ad imitare le soluzioni antiche ma
elaborarono un nuovo modo di progettare gli edifici.
Le
navate furono realizzate affiancando diverse campate,
costituite da una volta retta da quattro pilastri. Gli architetti
assunsero, infatti, la campata come modulo base per l'edificio e
garantirono così coerenza, armonia, e ritmo all'interno della
chiesa. L' arco a tutto sesto diventa un tratto fondamentale
del nuovo stile. È presente nei portali e nelle finestre ed è
costantemente ripetuto nelle logge e lungo le pareti e finestre.
La
decorazione al servizio dell'architettura
Le chiese
furono completate da immagini di contenuto sacro che trasformarono le
cornici architettoniche e le superfici delle pareti in immense pagine
dipinte e scolpite, una specie di “Bibbia figurata”,
destinata ad avvicinare alla parola di Dio anche la maggior parte dei
fedeli che allora erano analfabeti.
La
scultura assunse grande importanza,
diventando parte integrante dell'architettura: i
rilievi allora vivacemente colorati, sottolineavano alcuni elementi
architettonici portanti come i capitelli e le cornici o i portali che
segnalavano simbolicamente l'ingresso nello spazio sacro.
La
scultura romanica
La
scultura romanica si sviluppò in stretto rapporto con l'architettura
e con una funzione di insegnamento.
Gli
elementi tipici della scultura romanica:
-
chiarezza
della narrazione
-
semplificazione
delle forme
-
espressività
delle figure
-
prevalenza
delle figure sull'ambiente
Furono
sperimentate soluzioni alternative alle forme rigide e bidimensionali
dei secoli precedenti: a poco a poco gli scultori romanici diedero
consistenza alle figure, attraverso volumi solidi e robusti e
l'espressività dei gesti.
I rilievi
raffiguravano episodi della storia sacra e della vita dei
santi, ma anche visioni apocalittiche con diavoli e mostri infernali.
Spesso venivano rappresentati telamoni, ossia figure umane che
reggono sulle loro spalle il peso delle strutture architettoniche e
che rappresentano simbolicamente l'oppressione del peccato che
tortura l'uomo.
Furono
spesso rappresentati anche cicli profani di vita umana e naturale,
quali: le stagioni e i mesi dell'anno con i mestieri che vi si
svolgevano, i segni zodiacali e anche le favole antiche o le leggende
narrate all'epoca.
Questi
temi apparentemente lontani fra loro, costituivano invece un percorso
di avvicinamento al divino, partendo dalla vita terrena, si passava
poi a mostrare i premi e i castighi dell'aldilà. Nei rilievi il
fedele vedeva così illustrata tutta la cultura dell'epoca, in cui
riusciva a leggere il destino dell'umanità, dalla creazione del
mondo al Giudizio Universale.
Wiligelmo,
uno dei principali scultori
romanici italiani, ha raffigurato sulla facciata del Duomo di Modena,
gli episodi della Genesi, con
un tono solenne ma in modo chiaro e semplice, poiché fossero
comprensibili a tutti.
Opera:
Deposizione di Cristo dalla croce,
Benedetto Antelami, 1178, Duomo di Parma
Il
rilievo rappresenta la deposizione di Cristo dalla Croce. Alla destra
di Gesù, sono rappresentate le pie donne, san Giovanni, la Vergine e
la personificazione della Chiesa (più piccola delle altre figure)
mentre dalla parte opposta sono rappresentati i centurioni romani e
la personificazione della Sinagoga, la Chiesa ebraica, cui l'angelo
abbassa la testa, decretandone la sconfitta.
I
mostri che formano i cosiddetti
“bestiari” tipici
della civiltà romanica, rappresentano ammonimenti divini o
interventi demoniaci. Alcuni di
questi come le sirene o i centauri o le sfingi si rifanno alla
cultura antica, altri, come i draghi e i mostri infernali, sono
libere invenzioni della fantasia medievale e simboleggiano la lotta
contro il male, il peccato e le tentazioni.
La
pittura romanica
La
pittura fu l'arte meno toccata dallo spirito innovatore del nuovo
linguaggio romanico. I pittori infatti rimasero sostanzialmente
legati alla tradizione bizantina, caratterizzata dalla disposizione
simmetrica delle figure e staticità, anche se cercarono di conferire
maggiore espressività ai volti attraverso accenni di chiaroscuro.
Bestiari
Medievali
L'arte
medievale è la più fantasiosa nella creazione di creature
fantastiche e mostruose, ciascuna legata a una precisa simbologia.
Tra le fonti di questo repertorio di immagini c'erano i bestiari,
libri in cui erano elencati e descritti animali reali e di fantasia
con le relative proprietà, oppure le enciclopedie, nelle cui sezioni
astronomiche e geografiche erano anche descritte le creature deformi
e mostruose che abitavano i confini della terra e gli astri. In quel
periodo il mostro divenne simbolo del male e del demonio, del peccato
umano, della punizione che attende i malvagi dopo il Giudizio
Universale, dell'inferno stesso.
ESERCIZI:
-
SCEGLI
UN ESSERE FANTASTICO O UN ANIMALE (leone, agnello, unicorno,
serpente, sirena, centauro, drago, sfinge...) E RICERCANE L'ORIGINE
E IL SIGNIFICATO.
-
DOPO
AVER OSSERVATO LE IMMAGINI DEI CAPITELLI O DEI BESTIARI, ELABORA
ANCHE TU UN ESSERE FANTASTICO O UN MOSTRO EVIDENZIANDONE IL
CARATTERE SIMBOLICO.